mercoledì 6 luglio 2011

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www.trentinooutdoorcamp.it

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lunedì 20 settembre 2010

Un telefono senza fili Outdoor

Chi può dire di non aver mai giocato al “telefono senza fili” quando era un po’ più piccolo ? Come al solito il gioco per i bambini non è altro che un ottimo metodo per imparare ed allenare delle capacità e delle competenze che ci serviranno quando saremo adulti.

In un Team di lavoro la capacità di “passare le informazioni” può fare la differenza, lo sappiamo tutti. Probabilmente non è una capacità difficile, ma diventa rara quando il lavoro si fa “stressante”, quando le persone iniziano ad essere fuori dalla loro Zona di Confort. Attraverso la formazione Outdoor, una buona metafora per analizzare ed allenare questa capacità è sicuramente il Canyoning.

Il Canyoning è uno sport di squadra: le persone devono scendere un Canyon superando delle difficoltà uno alla volta e sapendo passare informazioni ed aiuto a chi gli sta davanti e a chi gli sta dietro. Una sorta di “telefono senza fili” in modalità Outdoor, appunto.

Durante il briefing tutto sembra molto logico e naturale, tutti sono d’accordo nel voler comunicare in modo efficace. Durante l’attività si può notare invece che l’intelligenza emotiva gioca un ruolo predominante, facendo dimenticare praticamente a tutti il metodo di lavoro che si era condiviso inizialmente. Così, davanti a passaggi difficili, fuori Zona Confort, ognuno pensa per sé, osservando (ma non comunicando) con chi gli sta davanti e dimenticandosi totalmente di chi gli sta dietro.

Importante poi, in fase di debriefing in aula, far emergere queste considerazioni ai partecipanti, in modo che la consapevolezza possa essere uno strumento di cambiamento individuale.

martedì 15 giugno 2010

Intelligenza Emotiva (IALT 2)

Cos’è l’intelligenza emotiva ?

In parole:

L''intelligenza emotiva […] è un aspetto dell'intelligenza legato alla capacità di provare emozioni, riconoscerle e viverle in modo consapevole.

Daniel Goleman esprime le cinque caratteristiche fondamentali dell’intelligenza emotiva, che ogni uomo codifica interiormente:

  1. Consapevolezza di sé, la capacità di produrre risultati riconoscendo le proprie emozioni;
  2. Dominio di sé, la capacità di utilizzare i propri sentimenti per un fine;
  3. Motivazione, la capacità di scoprire il vero e profondo motivo che spinge all’azione;
  4. Empatia, la capacità di sentire gli altri entrando in un flusso di contatto;
  5. Abilità sociale, la capacità di stare insieme agli altri cercando di capire i movimenti che accadono tra le persone.

In immagini:

domenica 6 giugno 2010

YourSelf Leadership 2010

Dal diario di una partecipante a YourSelf Leadership 2010:

Tutto inizia una mattina di fine maggio dove due formatori in assetto da spionaggio, due imprenditori curiosi, due manager combattivi ed un project manager imperturbabile vengono incuriositi da una frase di Confucio: ”Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco” annotata su un taccuino.

Sono in un gazebo nel giardino del centro Rafting di Dimaro, in Val di Sole, seduti intorno ad un tavolo. Di fronte a loro il formatore che hanno scelto. Lo conoscono, lo stimano e per questo l’aspettativa è alta.

Ognuno di loro vuole infatti portarsi a casa qualcosa: emozioni, contenuti, spirito di gruppo, capacità di leadership, ecc.

E la frase di Confucio dice loro che perché ciò avvenga dovranno fare, provare, essere attori delle situazioni. Anche perché non possiamo pensare che un leader sia passivo!

Il formatore illustra la metodologia outdoor. Poche parole e subito un esercizio.

I partecipanti si osservano e meditano su quanto potranno essere leader migliori dopo questi due giorni.

Si preparano quindi ad affrontare un duro Orienteering in mountain bike.

Divisi in due gruppi, dotati di cartina, devono raggiungere punti di controllo chiamati “lanterne”. Vince il gruppo che ne documenta di più e in minor tempo.

Un po’ di pianificazione e poi armati di cerate, perché inizia a piovere, i partecipanti scendono velocemente la strada pronti per affrontare la prova che si rivela dura già alla prima salita per non parlare poi della scelta al bivio.

Quali abilità mettere in azione? Faccio da sola, chiedo al gruppo, mi risparmio, mi sacrifico? Il formatore e la guida ci seguono da lontano e osservano. Il debriefing seguente ci mostrerà quanto di efficace poteva essere fatto. Ognuno riflette.

Decidiamo di regalarci una cena che ci faccia sentire gruppo davvero. Gli “strumenti” saranno una chitarra e la voglia di condividere.

La mattina seguente ci vede carichi per ciò che sta per avvenire: il Rafting.

Conosciamo la nostra guida. Adam, australiano, quasi vent’anni di esperienze su gommoni in tutto il mondo. È lui che ci fa il brief. Lo ascoltiamo perché sappiamo che non sarà una passeggiata.

Ci vestiamo (muta, giubbotti, casco…) e sulle jeep ripassiamo mentalmente i comandi.

Finalmente sul gommone, remo in mano. Si parte! Il nostro formatore documenta da un catamarano cosa avviene. Se cercavamo emozioni quello è il posto giusto. Ma nessuno si lascia andare. Siamo concentrati. Adam ci guida e ci regala un momento di pura adrenalina.

Durante il debriefing ciò che viene fuori rispetto ai nostri comportamenti ci aiuta capire quanto sia impegnativo essere un buon leader.

Ancora un lavoro di gruppo e poi i saluti.

Vale la pena di vivere un’esperienza in outdoor? Si, assolutamente sì. Ciò che vissuto (facendo…) è ben impresso nella mia mente. Ho sperimentato abilità e acquisito capacità. E ho energia. Mi sono anche divertita. Quasi quasi ne faccio un’altra!

Susanna Dal Zotto

domenica 25 aprile 2010

Target Outdoor

Mercoledì scorso sono stato a Trento per una giornata promozionale sulla modalità formativa Outdoor in collaborazione con Adecco e Trentino spa.
Per provare “sul campo” l’utilità della modalità esperienziale siamo corsi in giro per Trento a caccia (metaforicamente) di un fantomatico ladro, che stava organizzando la propria fuga rapinando delle banche. Si tratta di “The Target”, un gioco che “La Mosca” ci ha fatto provare con risultati formativi (e fisici) entusiasmanti.
Al rientro un interessante debriefing dove le squadre si sono confrontate sulle competenze trasversali che il gioco ha attivato, ed ecco il risultato:
image
Ma ora, spazio a qualche foto ….
lunedì 12 aprile 2010

La lunga coda del BarCamp

Continua la Lunga Coda del BarCamp …. adesso è il momento dei video:

giovedì 8 aprile 2010

Formazione Esperienziale ed Intelligenza Emotiva

Tendo ad apprezzare sempre di più gli schemi ed i diagrammi, soprattutto se sono semplici e se aiutano a chiarirmi le idee.

Il mese scorso è successo con lo schema proposto da Leonardo Frontani allo IALT. In questi giorni, a causa di una serie di progetti Outdoor, mi sono ritrovato a discutere con molte persone sulla differenza tra un’attività d’aula “frontale” ed un’attività esperienziale. Ho cercato di dare il mio punto di vista con questo diagramma:

Diagramma

Nelle attività formative d’aula “frontali”, è chiamata in gioco soprattutto l’Intelligenza Cognitiva (trasferimento di contenuto, comprensione, apprendimento, addestramento). Più mi sposto verso l’esperienziale e l’Outdoor più lavorerò con l’Intelligenza Emotiva (comportamento, competenze trasversali, emotività).

domenica 28 marzo 2010

L’Outdoor Training BarCamp

Venerdì e sabato si è svolto l’Outdoor Training BarCamp: due giornate dedicate alla formazione esperienziale. Molti gli spettatori i partecipanti (chi c’era capirà), che nelle due giornate hanno potuto provare sulla propria pelle attività “demo” di formazione esperienziale in un clima di condivisione e confronto.

Massimo ha “capitanato” i ragazzi di Esperio, Sergio ci ha fatto capire cosa vuol dire ascoltare, Leonardo è arrivato da Roma per salvarci dall’Era Glaciale ed io …. ho assistito alla creazione di una squadra di provetti scout …..

Un ringraziamento particolare a Fòrema, che ha permesso tutto ciò …. e adesso la lunga coda si sviluppa sul Ning dell’OutdoorTrainingBarCamp02.


Trovi altre fotografie come questa su OutdoorTrainingBarCamp
martedì 23 marzo 2010

IALT

Sono “riemerso” dai boschi del Parco del Pigelleto, dopo 4 giorni di intensa Formazione Esperienziale. A fianco di Leonardo Frontani lo IALT (International Academy of Ledership and TeamWork) è scivolato via lasciandomi più ricco di contenuti ed emozioni.

Un contenuto, in particolare mi ha colpito molto: Leonardo ci ha dato la sua interpretazione della formazione esperienziale:

DSCF0443

 

Sull’asse delle X il “Comportamento” e su quello delle Y la quantità di informazioni. Maggiori sono le informazioni che vengono erogate in un progetto formativo, più l’attività è da considerarsi aula frontale. Maggiore è la concentrazione sugli aspetti comportamentali più ci avviciniamo alla formazione esperienziale.

In mezzo, l’On The Job, il coaching, il mentoring … e tutte le altre modalità che formano il Blended.

Un grafico che mi è piaciuto molto, per la sua semplicità e chiarezza.

 

 

 

 

Ma adesso, prima di concentrarsi totalmente sul BarCamp di venerdì e sabato, spazio alle immagini ….

IALT

Sono “riemerso” dai boschi del Parco del Pigelleto, dopo 4 giorni di intensa Formazione Esperienziale. A fianco di Leonardo Frontani lo IALT (International Academy of Ledership and TeamWork) è scivolato via lasciandomi più ricco di contenuti ed emozioni.

Un contenuto, in particolare mi ha colpito molto: Leonardo ci ha dato la sua interpretazione della formazione esperienziale:

DSCF0443

 

Sull’asse delle X il “Comportamento” e su quello delle Y la quantità di informazioni. Maggiori sono le informazioni che vengono erogate in un progetto formativo, più l’attività è da considerarsi aula frontale. Maggiore è la concentrazione sugli aspetti comportamentali più ci avviciniamo alla formazione esperienziale.

In mezzo, l’On The Job, il coaching, il mentoring … e tutte le altre modalità che formano il Blended.

Un grafico che mi è piaciuto molto, per la sua semplicità e chiarezza.

 

 

 

 

Ma adesso, prima di concentrarsi totalmente sul BarCamp di venerdì e sabato, spazio alle immagini ….

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